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La cura di corpo e mente è indispensabile per raggiungere benessere
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Addimura
nasce da un sogno coltivato nel tempo
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La nostra missione è quella di prenderci cura delle persone. Lo facciamo giornalmente con il nostro lavoro di operatrici olistiche.
Da lì la visione di portare il benessere della persona ad un livello più completo, più ampio.
Un tempo più lungo fatto di trattamenti, passeggiate in natura, buon cibo, posti da visitare e di condivisione.
Un tempo dove concedersi una pausa dalla quotidianità, in una modalità diversa, non solo vacanza e tempo libero, ma un tempo in cui ritrovarsi e riconnettersi con la vera essenza.
Non è una location lussuosa, non è una spa, non è la nuova tendenza in cui l’ospite ritrova tutti i confort per sentirsi ‘coccolato’.
È un nuovo modo di vivere, a contatto con la natura e se stessi, con le tradizioni e le culture antiche che spesso, presi dalla frenesia del ‘fare’, releghiamo in fondo alle nostre priorità. Il tutto in un clima di condivisione di spazi, di mansioni, di momenti spensierati e di momenti di raccoglimento.
Perché lo abbiamo chiamato ADDIMURA?
È un termine noto ai siciliani, qui scelto per la duplice valenza di significato e di sonorità.
Di sonorità perché ricorda la dimora, quindi la dimensione di casa, in senso più ampio di dimora ‘interiore’; come significato perché il verbo addimurare significa trattenere, intrattenere, fermare e quindi ADDIMURA rivolto a te, che sei di passaggio, per dirti trattieniti, fermati ….
Frase tipica della mamma siciliana: “addimurami stu picciriddu 10 minuti che ora torno”, “distraimi o trattieni questo bambino 10 minuti, torno tra poco”.
Non ci crederete, ma nel creare Addimura ci siamo ‘Addimurate anche noi’. Nel duro lavoro (si perché tanti dei lavori manuali sono stati realizzati da noi) siamo riuscite, prima di voi, a ritrovare questa dimensione, che ora vorremmo condividere con voi.
Ecco, noi siamo qui per “addimurarvi” per il tempo che vi serve.
Buona permanenza Loretta e Giusy
Palazzolo Acreide
uno tra i borghi più belli d'Italia
Il borgo pittoresco di Palazzolo Acreide si mostra come uno scrigno di tesori da scoprire che si caratterizza per la singolarità della sua struttura urbana, ricca di testimonianze di epoche diverse. Numerose, infatti, furono le dominazioni che si avvicendarono nel corso dei secoli: greca, romana, bizantina, araba, normanna.
Inserito nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità UNESCO,
I monti Iblei e la Valle dell’Anapo fanno da cornice al territorio di Palazzolo Acreide.
La valle, attraversata dal fiume Anapo, custodisce la riserva naturale e la necropoli di Pantalica.
Il barocco, il clima, le tradizioni popolari, la gastronomia, la cordialità e l’ospitalità della gente fanno di questa cittadina, una metà da non mancare. Palazzolo è un borgo non solo da visitare, ma da vivere per la storia e il fascino, per le tante bellezze da amare, per le sue chiese, per il teatro greco, per i suoi palazzi nobiliari ed i suoi suggestivi quartieri.
Un viaggio dove folklore, tradizione, artigianalità ed enogastronomia sono le eccellenze che vi guideranno alla scoperta di questo gioiello barocco.
Il buon cibo
Riguardo le tradizioni siciliane è d’obbligo un riferimento alle vivande tipiche.
I dolci locali sono deliziosi: basti pensare al cannolo, la cassata, i biscotti di mandorla, la granita e tanto altro.
Per non parlare poi ai cibi salati le 'mpanate, la salsiccia, la caponata, la pasta fatta in casa, i ravioli di ricotta, il pane cunzato, e mille altre prelibatezze. Tutto ovviamente fatto con i prodotti locali.
Il folklore
Il ritmi del paese sono scanditi dalle feste patronali che si susseguono durante l'anno. Nel periodo estivo, le spettacolari "sciute" dei simulacri dei santi, portati in processione in spalla dagli uomini e accompagnati dalle donne scalze.
"Chi attraversa la sicilia di piena estate, va inevitabilmente incontro a paesi ornati da arcate e trofei di lampade, a lunghe file di bancarelle e mercati imponenti di animali, a bande musicali, orchestre e cantanti di grido, al rimbombo di mortaretti e di splendidi fuochi di artificio. e’ la grande estate siciliana che si spegne del suo sempre più raro verde frumento per riaccendersi dell’oro delle ristoppie, ma anche dell’oro dei preziosi percoli barocchi in legno intagliato, l’oro dei monili appesi al simulacro del santo come offerta per grazia ricevuta: è l’estate in cui ogni paese celebra in sicilia la festa in onore del suo santo patrono."
Antonino Uccello